Sono proprio come li voglio, croccanti, asciutti e gustosi... era un po' che li cercavo
Il merito va tutto ad Annamaria una amica del forum di Coquinaria a cui ho regalato un po' del mio lievito madre.
Uso il lievito madre da anni e con molta soddisfazione, ma avevo sempre fatto pezzature grandi. Annamaria ha provato il mio lievito per fare dei panini... io ho rielaborato ed ecco qua.
Ieri verso l'ora di pranzo ho rinfrescato il lievito e lo ho lasciato "lavorare" fino a sera. All'ora di cena ho preso circa 350 gr di lievito (forse erano anche un po' di più) ci ho aggiunto 500 gr farina 00, 200 gr di manitoba e 300 gr di farina integrale.
Ho aggiunto 550gr di acqua, 3 cucchiaini colmi di sale, un cucchiaino di malto e 2 cucchiai di strutto.
Ho impastato e lasciato lievitare fino a questa mattina verso le 6:45.
A quel punto ho infarinato la spianatoia, ci ho steso l'impasto e l'ho diviso in 4 parti più o meno rettangolari.
Ho tirato un po' con mattarello ciascuna parte ho ricavato 6 strisce che ho piegato su se stesse in tre volte. In totale ho ottenuto 24 panini.
Ho lasciato lievitare circa due ore, poi ho cotto a 250 gradi per 25/30 minuti.
Quindi con quel meraviglioso profumo che saliva dalla cucina all'ufficio ho cercato di lavorare fino adesso.... Tagliato, assaggiato, perfetto!
giovedì 25 novembre 2010
Finalmente! i MIEI panini
Pubblicato da Alessandra alle 13:25 1 commenti
Etichette: lievito madre, pane
lunedì 15 novembre 2010
Oggi niente cucina, ma una riflessione a vare di più e parlare meno a vanvera
L'uomo nel pozzo di Bruno Ferrero
Un uomo cadde in un pozzo da cui non riusciva a uscire.
Una persona di buon cuore che passava di là disse: "Mi dispiace davvero tanto per te. Partecipo al tuo dolore".
Un politico impegnato nel sociale che passava di là disse: "Era logico che, prima o poi, qualcuno ci sarebbe finito dentro".
Un pio disse: "Solo i cattivi cadono nei pozzi".
Uno scienziato calcolò come aveva fatto l'uomo a cadere nel pozzo.
Un politico dell'opposizione si impegnò a fare un esposto contro il governo.
Un giornalista promise un articolo polemico sul giornale della domenica dopo.
Un uomo pratico gli chiese se erano alte le tasse per il pozzo.
Una persona triste disse: "Il mio pozzo è peggio!".
Un umorista sghignazzò: "Prendi un caffè che ti tira su!".
Un ottimista disse: "Potresti star peggio".
Un pessimista disse: "Scivolerai ancora più giù".
Gesù, vedendo l'uomo, lo prese per mano e lo tirò fuori dal pozzo.
Il più grande bisogno del mondo...
Un po' più di gentilezza e un po' meno avidità,
Un po' più dare e un po' meno pretendere;
Un po' più sorrisi e un po' meno smorfie;
Un po' meno calci a chi è steso per terra;
Un po' più "noi" e un po' meno "io";
Un po' più risate e un po' meno pianti;
Un po' più fiori sulla strada della vita;
e un po' meno sulle tombe.
Pubblicato da Alessandra alle 07:59 3 commenti