mercoledì 22 dicembre 2010

Buon Natale



Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, tu che ci ami,
nessuno è in comunione col fratello
se prima non lo è con te, Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore.
Vieni sempre, Signore.
(Padre David Maria Turoldo)

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martedì 14 dicembre 2010

Pane alle noci col lievito madre






A pranzo me ne sono pappata un fetta con un pezzo di grana e miele . Mi rendo conto che non è esattamente dietetico, ma.... non ho saputo resistere.

Vi racconto come ho fatto.
Ieri mattina abbiamo rinfrescato 400 gr di lievto madre. Ne ho preso metà e lo ho lasciato a temp ambiente fino all'ora di cena.
A quel punto l'ho impastato con

- 1kg di semola rimacinata di grano duro
- 630 gi acqua
- 3 cucchiaini di sale
- 1 cucchiaino di malto
- un po' d'olio

Ho impastato. Metà dell'impasto è finito così com'è in una teglia a ciambella precedentemente oliata ed è stato ricoperto di sesamo.
Mentre preparavo l'altra metà mi è caduto l'occhio su delle noci. Ne ho preso una manciata abbondante (un po' meno di un etto di gherigli, credo). Li ho tagliati un po' col coltelli e li ho impastatai nel pane.
Questo impasto è finito in una teglia rotonda foderata di carta forno.
Ho coperto con pellicola entrambi i pani e messo in frigo.
Questa mattina ho tirato fuori dal frigo (verso le 7).
Alle 10 ho cotto il pane. Circa venti minuti a 250 gr nella teglia, poi altri dieci fuori dalla teglia.

Sicuramente da rifare

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giovedì 25 novembre 2010

Finalmente! i MIEI panini



Sono proprio come li voglio, croccanti, asciutti e gustosi... era un po' che li cercavo
Il merito va tutto ad Annamaria una amica del forum di Coquinaria a cui ho regalato un po' del mio lievito madre.
Uso il lievito madre da anni e con molta soddisfazione, ma avevo sempre fatto pezzature grandi. Annamaria ha provato il mio lievito per fare dei panini... io ho rielaborato ed ecco qua.
Ieri verso l'ora di pranzo ho rinfrescato il lievito e lo ho lasciato "lavorare" fino a sera. All'ora di cena ho preso circa 350 gr di lievito (forse erano anche un po' di più) ci ho aggiunto 500 gr farina 00, 200 gr di manitoba e 300 gr di farina integrale.
Ho aggiunto 550gr di acqua, 3 cucchiaini colmi di sale, un cucchiaino di malto e 2 cucchiai di strutto.
Ho impastato e lasciato lievitare fino a questa mattina verso le 6:45.
A quel punto ho infarinato la spianatoia, ci ho steso l'impasto e l'ho diviso in 4 parti più o meno rettangolari.
Ho tirato un po' con mattarello ciascuna parte ho ricavato 6 strisce che ho piegato su se stesse in tre volte. In totale ho ottenuto 24 panini.
Ho lasciato lievitare circa due ore, poi ho cotto a 250 gradi per 25/30 minuti.
Quindi con quel meraviglioso profumo che saliva dalla cucina all'ufficio ho cercato di lavorare fino adesso.... Tagliato, assaggiato, perfetto!

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lunedì 15 novembre 2010

Oggi niente cucina, ma una riflessione a vare di più e parlare meno a vanvera

L'uomo nel pozzo di Bruno Ferrero

Un uomo cadde in un pozzo da cui non riusciva a uscire.
Una persona di buon cuore che passava di là disse: "Mi dispiace davvero tanto per te. Partecipo al tuo dolore".
Un politico impegnato nel sociale che passava di là disse: "Era logico che, prima o poi, qualcuno ci sarebbe finito dentro".
Un pio disse: "Solo i cattivi cadono nei pozzi".
Uno scienziato calcolò come aveva fatto l'uomo a cadere nel pozzo.
Un politico dell'opposizione si impegnò a fare un esposto contro il governo.
Un giornalista promise un articolo polemico sul giornale della domenica dopo.
Un uomo pratico gli chiese se erano alte le tasse per il pozzo.
Una persona triste disse: "Il mio pozzo è peggio!".
Un umorista sghignazzò: "Prendi un caffè che ti tira su!".
Un ottimista disse: "Potresti star peggio".
Un pessimista disse: "Scivolerai ancora più giù".
Gesù, vedendo l'uomo, lo prese per mano e lo tirò fuori dal pozzo.


Il più grande bisogno del mondo...
Un po' più di gentilezza e un po' meno avidità,
Un po' più dare e un po' meno pretendere;
Un po' più sorrisi e un po' meno smorfie;
Un po' meno calci a chi è steso per terra;
Un po' più "noi" e un po' meno "io";
Un po' più risate e un po' meno pianti;
Un po' più fiori sulla strada della vita;
e un po' meno sulle tombe.

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domenica 26 settembre 2010

Crostata di ricotta al limone



Se vi piaccio ricotta e limone, questa ricetta è per voi...

Per la frolla
1 uno
200 gr di farina
100 gr di fecola
150 gr di zucchero a velo
125 gr di burro a tempo ambiente

Per la farcia
250 gr di marmellata di limoni
450 gr di ricotta
100 ge di zucchero un uovo
1 zeste di un limone

Preparate la frolla e lasciatela riposare in frigo.
Poi foderate una teglia di frolla tenendo da parte un po' di pasta per la copertura. Bucherellate il fondo della torta coi rebbi della forchetta.
Con circa 3/4 della marmellata fate uno strato omogeneo non molto spesso sul fondo della torta.

Intanto passate la ricotta al passino e mescolatela con lo zucchero. Aggiungete la marmellata avanzata, le zeste di limone e l'uovo. Riempite la torta con questa composto(va versato sullo strato di marmellata).
Coprite con la frolla rimasta e fate un buchino al centro della copertura per fare uscire il vapore. In una tazzina da caffè mescolate dello zucchero semolato con poca acqua e spennellate il tutto sulla torta (farà una crosticina scrocchiarella).
Cuocete il tutto a 180 gr per 20/30 minuti.

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sabato 11 settembre 2010

Buon compleanno mamma!




Oggi abbiamo festeggiato il compleanno di mia mamma che è diabetica e quindi niente zucchero, ma che compleanno è senza torta? una compleanno non completo e allora le ho preparato questa... che dire... hanno apprezzato e la mancanza dello zucchero non si sente per niente...

INGREDIENTI
Un disco di pasta brisee cotto in bianco
Ananas
Frutti di bosco (di giardino... l'ultima produzione del mio giardino prima dell'autunno)
mezzo litro di crema leggera
gelatina

Per la pasta brisee
è un impasto molto versatile. Perfetto per le torte salate. Io ne faccio una dose abbondante, poi la divido in sette parti e le congelo nel sacchetti da freezer. Ogni dose va bene per una torta.
La dose proposta qui è quella intera per 7 parti.

- 1kg di farina
- 600 gr di burro ammorbidito
- 300 ml acqua
- 20 gr di sale
- 2 uova intere

si impastano tutti gli ingredienti. Ne risulta una pasta piuttosto molle. va fatta raffreddare in frigo. Meglio se tutta una notte.
Il giorno dopo si sarà rassodata e risulterà una pasta liscia ed elastica

Per la crema
- 1/2 litro di latte
- zeste di un limone
- 100 gocce di zucchero liquido
- 4 cucchiai rasi di farina di riso
- u uovo intero

Preparazione della crema
In un pentolino mescolare la farina di riso e l'uovo, piano piano aggiungere il latte (anche freddo), le zeste di limone e il dolcificante.
Portare a bollore mescolando continuamente, far bollire un paio di minuti sempre mescolando e poi fare intiepidire un po'.

Assemblare la torta
Questa parte è la più semplice. Si versa la crema nel guscio di pasta brisee si ricopre con la frutta disponendola a piacere e si spennella di gelatina.
La gelatina si può omettere, io l'ho messa perchè, dovendo trasportare la torta, temevo de si smontasse.

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lunedì 19 luglio 2010

cheese cake alle more




ho fatto così

Per la base
200 gr di oswego gentilini
60 gr di burro sciolto

Per la torta
400 gr di ricotta di bufala
400 ml di panna montata
300 ml di salsa di more (more passate e filtrate con metà del loro peso in zucchero)
12 gr di colla di pesce (cioè tutta una confezione di gelatina paneangeli) sciolta in mezzo bicchiere di latte.

Guarnizione
200 ml di salsa di more (credo)
4 fogli di gelatina

Ho stemperato la ricotta con la salsa di more, poi ho aggiunto il latte in cui era sciolta la gelatina e la panna montata. Ho versato sul disco di biscotti e burro e fatto addensare n frigo.
Dopo un paio d'ore ho scaldato la salsa di more per la guarnizione e ci ho sciolta la gelatina. Ho fatto intiepidire e ho versato la salsa sulla torta. Ho fatto addensare il tutto.

Ho decorato con un giro di pavesini e delle margherite in pdz.

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lunedì 7 giugno 2010

La torta libro



La foto è anche più penosa del solito... comunque la torta era molto buona. L'ho fatta per la festa di presentazione del progetto Libro parlato della scuola di Giulia (i ragazzi di 1 media hanno realizzato un audiolibro per non vedenti o ipovedenti).

Il libro è fatto di un impasto di cereali e cioccolato ricoperto di pasta di zucchero. Sopra ci ho poggiato una cialda con la stampa della copertina del libro.

Ecco, invece, come ho fatto la torta

Ingredienti

Per il pan di spagna
8 uova
240 gr di farina 00
240 gr di zucchero
Zeste di limone

Per la farcia
500 gr di yogurt colato (risultato della colatura di 1 kg di yogurt)
400 gr di panna montata leggermente zuccherata
100 gr di pasta di limone
Zucchero a velo
4 fogli (grandi Rebecchi) di gelatina

Per la bagna

Sciroppo di glucosio 3 mestolini
Succo filtrato di 3 limoni

Fare il pan di spagna tagliarlo a metà e bagnarlo con lo sciroppo ottenuto scaldando glucosio e limone. Inzuppare bene.
Mescolare yogurt, zucchero e pasta di limone. Sciogliere la gelatina in poco latte a aggiungerla allo yogurt. Aggiungere la panna montata.
Farcire con questo composto il pan di spagna.
Far addensare e decorare a piacere con panna montata.
Mettere in freezer. Servire ancora fredda, ma non congelata (occorre circa un'oretta fuori dal freezer)

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domenica 16 maggio 2010

La torta della cresima



Con l'impareggiabile aiuto della cresimanda ora cresimata, ho fatto questa torta per celebrare la cresima di Giulia.
La torta grande è farcita con crema e frutti di bosco, mentre la piccola sopra è una torta al cacao farcita di crema al cacao.
La decorazione è in pasta di zucchero.

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martedì 6 aprile 2010

La torta delle pecorelle



Questa è la torta della mia Pasqua. è una frolla ripiena di crema e amarene. Decorata con glassa di zucchero colorata.

Nel decorarla abbiamo sporcato un po'.... ma io e le ragazze ci siamo divertite un sacco ;)

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martedì 23 febbraio 2010

Torta di mandorle

Torta alle mandorle
- 200 grammi di zucchero
- 200 gr di farina
- 200 grammi di farina di mandorle
- 3 uova
- 180 ml di olio di arachide
- 150 latte
- 1 bustina di lievito
- 1 abbondante cucchiaio di cardamomo in polvere

Amalgamare tutti gli ingredienti e cuocere in una teglia imburrata per 40 minuti a 179/180

Quando è fredda la si può tagliare e farcire con marmellata di pesche

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giovedì 18 febbraio 2010



Domenica in occasione di carnevale nel paesello hanno indetto una gara di torte.... potevo mancare?
No di sicuro. Poi le ragazze ci tenevano tantissimo a partecipare e... vincere
La torta l'ho fatta sabato. è una torta al cacao (doppia dose di torta dei vasetti, con due vasetti di cacao al poto di due vasetti di farina), farcita con una crema al cacao senza uova (1 litro latte, 4 cucchiai di cacao, 8 cucchiai di farina, 5 cucchiai di zucchero addensata sul fuoco).
La decorazione è in pasta di zucchero.

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giovedì 21 gennaio 2010

Pasta e ceci con castagne

Premetto che è una ricetta che abbiamo mangiato in una osteria a Viterbo durante le vacanze di Natale.
Per la verità la ha mangiata mio marito, gli è piaciuta e me la ha fatta assaggiare perchè potessi rifargliela.
Ieri sera l'ho fatta e ne siamo stati entrambi soddisfatti.
Ho usato le castagne secche che vendono nei sacchetti. Le ho ammollate e fatte bollire per circa 3 ora. Saranno state 60/70 di grammi.
I ceci li ho precotti (di solito ne cuocio tanti con lo slow e li congelo porzionati). Saranno stati circa 90/100 grammi di ceci (da secchi dico) cotti con la loro acqua.

Ho messo in pentola dell'olio e uno spicchio d'aglio scamiciato e schiacciato. Ho fatto sfrigolare per bene l'aglio, poi lo ho tolto. Ho aggiunto le castagne e i ceci con la loro acqua. Ho aggiunto l'acqua necessaria e ho salato. Quando il il tutto si è scaldato ho preleveato un po' di castagne e ceci e li ho frullati, quindi li ho ri-versati nella pentola. Ho aggiunto tre manciate (perdonate, ma per le minestre mi regolo sempre a manciate e funziona) di ditali rigati. Ho portato a cottura. Ho lasciato riposare 5 minuti, ho versato un giro d'olio crudo e via.
Nel piatto abbiamo aggiunto un velo di parmigiano grattugiato.

Da ri-fare. Le castagne danno un gusto lievemente dolce, molto piacevole. I ceci devono prevalere. Altrimenti il tutto risulta troppo dolce.

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martedì 5 gennaio 2010

Ciondolo Omino di Pan di zenzero


Questo non si mangia ;), ma io lo trovo carino.
L'ho fatto col fimo. Ormai è tardi, ma il prossimo anno farò i "biscotti" col fimo da appendere sull'albero di Natale... finalmente è la soluzione giusta... i gatti non saranno "tentati" all'assaggio

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